I consigli del Vet: come prevenire la Leishmaniosi
Oggi Dottordog vi parla di una malattia molto diffusa tra i cani: la Leishmaniosi.
E’ una malattia****grave, spesso mortale per il cane, che può colpire anche l’uomo, per questo è importante conoscerne i sintomi e la prevenzione.
La leishmaniosi canina è la terza malattia trasmessa da vettori più importante al mondo, sia per diffusione che per gravità. E’ ormai presente in tutta Italia e purtroppo è spesso mortale per il cane: benché esistano dei farmaci e delle cure per tenere sotto controllo i sintomi e l’evolvere dell’infezione, dalla leishmaniosi il cane non può guarire. La malattia è causata da un micrororganismo, la Leishmania infantum, che si trasmette al cane attraverso la puntura di un insetto, il flebotomo o pappatacio (Phlebotomus perniciosus), noto anche come “mosca della sabbia”. Di fatto però assomiglia più ad una piccola zanzara, sia per l’aspetto affusolato che per il fatto che punge succhiando sangue.
La Leishmania è un parassita piuttosto particolare perché, per svilupparsi e moltiplicarsi, ha bisogno di avere a disposizione sia il corpo di un flebotomo sia quello di un mammifero come il cane: le femmine del flebotomo per deporre le uova devono pungere il cane e succhiarne il sangue. Se questi è infetto, le Leishmanie si trasferiscono nello stomaco dell’insetto dove si sviluppano e si moltiplicano diventando infettanti. Quando il pappatacio pungerà un cane sano, potrà trasmettere il parassita attraverso il morso, per questo può trasmettere la malattia anche all’uomo.
Non sempre, però, l’infezione porta alla malattia, infatti molti cani infetti rimangono per tutta la vita asintomatici, senza sviluppare manifestazioni cliniche. Tutto sembra dipendere dall’individuale risposta immunitaria del cane. Quando la malattia si sviluppa, i sintomi possono essere diversi a seconda degli organi colpiti:
Perdita di peso, perdita di appetito, diarrea, vomito, sangue dal naso, stanchezza, debolezza, un ispessimento della cute del naso e/o dei cuscinetti plantari (ipercheratosi), dermatite con pelle secca e screpolature tipo forfora, perdita di pelo, che quando è intorno agli occhi dà un aspetto caratteristico di “cane vecchio”, noduli sottocutanei, ulcere, crescita eccessiva delle unghie (onicogrifosi).
Attualmente non esistono farmaci capaci di debellare tutti i microrganismi responsabili della leishmaniosi, e quindi di far guarire il cane. La cura è mirata a gestire i sintomi e tenere sotto controllo la malattia. Purtroppo la prognosi è spesso negativa. Per tale motivo è fondamentale agire con la prevenzione.
COME POSSIAMO PREVENIRLA?
Per prevenire la leishmaniosi è importante ridurre al minimo la possibilità di puntura da parte dei flebotomi. Per farlo, poiché esistono in commercio numerosi prodotti antiparassitari, è importante accertarsi che sul foglietto illustrativo sia indicato anche l’effetto repellente nei confronti dei flebotomi e l’attività di riduzione del rischio di trasmissione di leishmaniosi.
Si possono poi avere semplici ed utili accortezze:
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Ridurre l’esposizione notturna del cane al parassita, evitando lunghe passeggiate serali e ricoverando il pet durante la notte (i flebotomi sono più attivi dal crepuscolo all’alba);
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Applicare alle finestre zanzariere dalle maglie fitte; Utilizzare insetticidi ambientali per uso domestico;
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A conclusione del programma di prevenzione sottoporre il cane ad esami sierologici.
È inoltre presente sul mercato un vaccino per la prevenzione della leishmaniosi canina. Non potendo assicurare una protezione del 100%, è sempre necessario associarlo ad antiparassitari con attività repellente.