I perché del cane: perché piange
La cuccia c’è, le crocchette in abbondanza ma il nostro amico a quattro zampe non smette di piangere. A parte la sete e la fame ci sono tanti altri motivi per cui Fido può mettersi a uggiolare. Vediamo insieme quali sono le cause e come risolverle:
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Dolore
Una** visita dal veterinario** può essere utile, ma già in casa si può notare in quali contesti il cane uggiola specificatamente: se è quando va a fare la passeggiata, può dipendere da un dolore alle articolazioni; se lo fa quando è solo è perché si sente solo; lo stesso dicasi se piagnucola quando voi siete in casa, ma affaccendati: è una richiesta di attenzione;mugola quando fa i bisogni? Potrebbe soffrire di stipsi o avere un’infezione delle vie urinarie. In attesa della visita veterinaria ci sono delle tecniche e delle premure utili per gestire il dolore come:Un lieve massaggio: se effettuato da capo a piedi nella stessa direzione non provoca la scomparsa del malessere ma l’animale si sentirà più tranquillo e meno stressato. Monitorare l’attività fisica: spesso il dolore può essere provocata da artrosi (malattia comune negli esemplari meno giovani) o da uno sforzo prolungato, controllare le reazioni del cane dopo una corsa o una passeggiata aiutano ad accorgersene. Stare** attenti alla****dieta**: fino alla visita è consigliabile farlo stare leggero nonostante il cane abbia molto appetito, la maldigestione infatti ha tra gli indicatori l’aumento della sensazione di fame.
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Paura
Per capire il motivo o i motivi per cui un cane ha paura, è importante tenere presente una serie di fattori. Prima di tutto è il caso di chiedersi se ha paura di tutto o degli altri cani, di alcuni rumori, delle persone, ecc. Chiaramente, è importante capire anche il grado di questa paura, vale a dire se si tratta di terrore vero e proprio o invece è diffidenza, o ancora circospezione. Inoltre, è fondamentale osservare come reagisce, se fugge, o inizia a guaire, o si “pietrifica”. In primis, è importante fare tutto il necessario (quando possibile) per evitare che il cane si spaventi per qualcosa che in passato ha innescato la reazione di paura. Può essere utile associare alla presenza di qualcuno/qualcosa che lo spaventa dei bocconcini prelibati. Questo è il condizionamento classico, il cane impara ad associare lo stimolo della paura a qualcosa di positivo. E’ un errore, infatti, confortare il nostro amico a 4 zampe quando si spaventa per qualcosa/qualcuno. Se ha paura dei suoi simili, può essere utile anche frequentare altri cani dal temperamento equilibrato. Fate in modo che la passeggiata insieme sia quanto più naturale possibile, non bisogna spingerli a fare amicizia subito, lasciate che le cose seguano il loro corso.
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Solitudine/ vuole coccole
Nel caso di un cucciolo il problema sta alla base. Quando portiamo il nostro piccolo nuovo amico a casa tutte le attenzioni sono concentrate su di lui. Appena il lavoro gli impegni ci portano a lasciarlo per qualche ora lui abituato a stare al centro dell’attenzione si dispera. La cosa migliore in questo caso è educarlo a stare da solo anche quando c’è qualcuno a casa. Potreste chiuderlo in una stanza per qualche minuto, o semplicemente non disturbarlo quando ha trovato da solo un modo per passare il tempo. I cuccioli di cane sono come i bambini, amano esplorare e giocare, basta osservarli da lontano mentre giocano per evitare che si faccia male. In caso di solitudine di animali adulti è il caso di concentrarsi un pochino di più sul problema, analizzando il proprio rapporto con il cane e valutando, nel caso non dipenda direttamente dalla vostra presenza ma da un’altra mancanza che il pet sente di trovare come colmare questa situazione di vuoto, magari giocandoci un pochino in più, ma sempre prima che inizi a piagnucolare. Attenzione a non assecondarlo troppo quando piange, potrebbe adottarlo come abitudine per ottenere sempre più attenzioni.